Isaia 5 NR94

Israele, la vigna del Signore

1 Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna. Il mio amico aveva una vigna sopra una fertile collina.

2 La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte, vi costruí in mezzo una torre, e vi scavò uno strettoio per pigiare l'uva. Egli si aspettava che facesse uva, invece fece uva selvatica.

3 Ora, abitanti di *Gerusalemme e voi, uomini di *Giuda, giudicate fra me e la mia vigna!

4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna piú di quanto ho fatto per essa? Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica?

5 Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata.

6 Ne farò un deserto; non sarà piú né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine; darò ordine alle nuvole che non vi lascino cadere pioggia.

7 Infatti la vigna del Signore degli eserciti è la casa d'*Israele, e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta; egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida d'angoscia!

Peccati d'Israele e suoi castighi

8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non rimanga piú spazio, e voi restiate soli ad abitare nel paese!

9 Questo mi ha detto all'orecchio il Signore degli eserciti: «In verità case numerose saranno desolate, queste case grandi e belle saranno private d'abitanti;

10 dieci *iugeri di vigna non daranno che un *bato, e un *comer di seme non darà che un *efa».

11 Guai a quelli che la mattina si alzano presto per correre dietro alle bevande alcoliche e fanno tardi la sera, finché il vino li infiammi!

12 La cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto e il vino rallegrano i loro banchetti! Ma non pongono mente a ciò che fa il Signore, e non considerano l'opera delle sue mani.

13 Perciò il mio popolo sarà deportato, a causa della sua ignoranza; i suoi nobili moriranno di fame, e le sue folle saranno inaridite dalla sete.

14 Perciò il *soggiorno dei morti si è aperto bramoso, e ha spalancato oltremisura la gola; laggiú scende lo splendore di *Sion e la sua folla chiassosa e festante.

15 L'uomo è umiliato, ognuno è abbassato, e abbassati sono gli sguardi alteri;

16 ma il Signore degli eserciti è esaltato mediante il giudizio, e il Dio santo è santificato per la sua giustizia.

17 Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi!

18 Guai a quelli che tirano l'*iniquità con le corde del vizio, e il peccato come con le corde di un cocchio,

19 e dicono: «Faccia presto, affretti l'opera sua, che noi la vediamo! Venga e si esegua il disegno del Santo d'Israele, affinché noi lo conosciamo!»

20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!

21 Guai a quelli che si ritengono saggi e si credono intelligenti!

22 Guai a quelli che sono prodi nel bere il vino, e abili nel tagliare le bevande alcoliche;

23 che assolvono il malvagio per un regalo, e privano il giusto del suo diritto!

24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e come la fiamma consuma l'erba secca, cosí la loro radice sarà come marciume, e il loro fiore sarà portato via come polvere, perché hanno rifiutato la legge del Signore degli eserciti, e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.

25 Per questo divampa l'ira del Signore contro il suo popolo; egli stende contro di esso la sua mano, e lo colpisce; tremano i monti, i cadaveri sono come spazzatura in mezzo alle vie; con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

26 Egli alza un vessillo per le nazioni lontane; fischia a un popolo, che è all'estremità della terra; ed eccolo che arriva, pronto, leggero.

27 In esso nessuno è stanco o vacilla, nessuno sonnecchia o dorme; a nessuno si scioglie la cintura dei fianchi o si rompe il legaccio dei calzari.

28 Le sue frecce sono appuntite, tutti i suoi archi sono tesi; gli zoccoli dei suoi cavalli paiono pietre, le ruote dei suoi carri, un turbine.

29 Il suo ruggito è come quello di un leone; rugge come il leoncello; rugge, afferra la preda, la porta via al sicuro, senza che nessuno gliela strappi.

30 In quel giorno, egli muggirà contro Giuda, come mugge il mare; e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia, e la luce che si oscura mediante le sue nuvole.