Isaia 6 NR94

Vocazione e missione d'Isaia

1 Nell'anno della morte del re *Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il *tempio.

2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava.

3 L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!»

4 Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.

5 Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!»

6 Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall'altare.

7 Mi toccò con esso la bocca, e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua *iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

8 Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

9 Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo: “Ascoltate, sí, ma senza capire; guardate, sí, ma senza discernere!”

10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»

11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia piú nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione;

12 finché il Signore abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

13 Se vi rimane ancora un decimo della popolazione, esso a sua volta sarà distrutto; ma, come al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti, rimane il ceppo, cosí rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa».