Giobbe 17 DO885

1 Il mio spirito si dissolve,I miei giorni sono spenti,I sepolcri mi aspettano.

2 Non ho io appresso di me degli schernitori?E l'occhio mio non dev'egli sopportare le loro provocazioni?

3 Deh! metti pegno, dammi sicurtà per piatir teco;Chi sarà colui che mi toccherà nella mano?

4 Perciocchè, quant'è a costoro, tu hai nascosto il senno al cuor loro,E però tu non li innalzerai.

5 Di chi parla fra gli amici per lusingaAnche gli occhi de' figliuoli saranno consumati.

6 Egli mi ha posto per servir di proverbio a' popoli,Ed io sono pubblicamente menato attorno in sul tamburo.

7 E l'occhio mio è tutto raggrinzato di sdegno,E tutte le mie membra son simili ad un'ombra.

8 Gli uomini diritti stupiranno di questo,E l'innocente se ne commoverà per cagion dell'ipocrita.

9 Ma pure il giusto si atterrà alla sua via,E colui ch'è puro di mani vie più si raffermerà.

10 Or ravvedetevi pure voi tutti, e poi venite;Non troverò io alcun savio fra voi?

11 I miei giorni son passati via;I miei disegni, i proponimenti del mio cuore son rotti.

12 La notte mi è cangiata in giorno,La luce è di presso seguita dalle tenebre.

13 Se io mi trattengo di speranza, il sepolcro sarà la mia casa,Io farò il mio letto nelle tenebre.

14 Già ho gridato alla fossa: Tu sei mio padre;Ed a' vermini: Voi siete la madre, e la sorella mia.

15 Ed ove è ora la mia speranza?Sì, la mia speranza? chi la potrà vedere?

16 Le mie speranze scenderanno nel fondo del sepolcro;Conciossiachè il riposo di tutti ugualmente sia nella polvere.

Capitoli

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42