Giobbe 19 DO885

Giobbe si lagna dei suoi amici, crede che Dio lo tratti da nemico, descrive i suoi mali, ed implora compassione. Unica sua speranza è la redenzione e la vita avvenire

1 E GIOBBE rispose, e disse:

2 Infino a quando addoglierete voi l'anima mia,E mi triterete con parole?

3 Già dieci volte voi mi avete fatta onta;Non vi vergognate voi di procedere così stranamente meco?

4 Ma pure, sia così certamente che io abbia fallito,Il mio fallo dimorerà meco.

5 Se pur volete innalzarvi sopra a me, E volete rimproverarmi il mio vituperio,

6 Sappiate ora che Iddio mi ha sovvertito,E ch'egli mi ha intorniato della sua rete.

7 Ecco, io grido violenza, e non sono esaudito;Io sclamo, e non mi si fa ragione.

8 Egli ha abbarrata la mia via sì che io non posso passare;Ed ha poste le tenebre sopra i miei sentieri.

9 Egli mi ha spogliato della mia gloria,E mi ha tolta la corona del mio capo.

10 Egli mi ha disfatto d'ogn'intorno, sì che io me ne vo via;Ed ha fatta dileguar la mia speranza, come quella di un albero;

11 Ed ha accesa la sua ira contro a me,E mi ha reputato per uno de' suoi nemici.

12 Le sue schiere son venute tutte insieme,E si hanno spianata la via contro a me,E si sono accampate intorno al mio tabernacolo.

13 Egli ha allontanati d'appresso a me i miei fratelli;I miei conoscenti si son del tutto alienati da me.

14 I miei prossimi se ne son rimasti,Ed i miei conoscenti mi hanno dimenticato.

15 I miei famigliari, e le mie serventi, mi tengono per istraniero;Io paio loro un forestiere.

16 Io chiamo il mio servitore, ed egli non risponde, Quantunque io lo preghi di mia bocca.

17 Il mio fiato è divenuto stranio alla mia moglie,Benchè io la supplichi per li figliuoli del mio ventre.

18 Fino a' piccoli fanciulli mi disdegnano; Se io mi levo, sparlano di me.

19 Tutti i miei consiglieri segreti mi abbominano;E quelli che io amava si son rivolti contro a me.

20 Le mie ossa sono attaccate alla mia pelle ed alla mia carne;E non mi è rimasto altro di salvo che la pelle d'intorno a' miei denti.

21 Abbiate pietà di me, abbiate pietà di me, o voi amici miei;Perciocchè la mano del Signore mi ha toccato.

22 Perchè mi perseguitate voi come Iddio,E non vi saziate della mia carne?

23 Oh! fosser pur ora scritti i miei ragionamenti!Oh! fosser pure stampati in un libro!

24 Oh! fossero in sempiterno intagliati con uno scarpello di ferroE con del piombo, sopra un sasso!

25 Ora, quant'è a me, io so che il mio Redentore vive,E che nell'ultimo giorno egli si leverà sopra la polvere;

26 E quantunque, dopo la mia pelle, questo corpo sia roso,Pur vedrò con la carne mia Iddio;

27 Il quale io vedrò, gli occhi miei lo vedranno, e non un altro;Le mie reni si consumano in me.

28 Anzi dovreste dire: Perchè lo perseguitiamo noi?Poichè la radice della parola si ritrova in me.

29 Temiate della spada;Perciocchè il supplicio dell'iniquità è la spada;Acciocchè sappiate che vi è un giudicio.

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