Salmi 39 DO885

Viglianza sui propri pensieri. La brevità della vita, il rispetto ai giudicii di Dio e la preghiera son freni all'impazienza

Salmo di Davide, dato a Iedutun, Capo de' Musici

1 IO aveva detto: Io prenderò guardia alle mie vie,Che io non pecchi colla mia lingua;Io guarderò la mia bocca con un frenello,Mentre l'empio sarà davanti a me.

2 Io sono stato mutolo e cheto;Ho eziandio taciuto il bene;Ma la mia doglia si è inasprita.

3 Il mio cuore si è riscaldato dentro di me;Un fuoco si è acceso, mentre io ravvolgeva questo nell'animo mio; Onde io ho parlato colla mia lingua, dicendo:

4 O Signore, fammi conoscere il mio fine,E quale è il termine de' miei dì; Fa' ch'io sappia quanto io ho da vivere ancora in questo mondo.

5 Ecco tu hai ridotti i miei dì alla misura di un palmo,E il tempo della mia vita è come niente appo te;Certo, ogni uomo, quantunque sia in piè, è tutta vanità. (Sela.)

6 Certo l'uomo va e viene in figura;Certo in vano si travagliano tutti, E adunano de' beni senza sapere chi li raccorrà.

7 Ma ora, Signore, che aspetto io?La mia speranza è in te.

8 Liberami da tutti i miei misfatti;Non farmi essere il vituperio dello stolto.

9 Io ammutolisco, io non aprirò la bocca;Perciocchè tu hai fatto questo.

10 Toglimi d'addosso la tua piaga;Io mi vengo meno, per la guerra che tu mi fai colla tua mano.

11 Se tu castighi alcuno con castigamenti d'iniquità,Tu fai struggere tutto ciò che vi è di bello e d'eccellente in lui,Come una tignuola; certo, ogni uomo è vanità. (Sela.)

12 Signore, ascolta la mia orazione, e porgi l'orecchio al mio grido,E non esser sordo alle mie lagrime;Perciocchè io son forestiere appo te, Ed avveniticcio, come tutti i miei padri.

13 Cessati da me, acciocchè io mi rinforzi,Innanzi che io me ne vada, e non sia più.