Salmi 55 DO885

Davide si lagna della malvagità dei suoi nemici, persevera nell'orazione, e si rimette in Dio

Maschil di Davide, dato al Capo de' Musici, sopra Neghinot

1 O DIO, porgi l'orecchio alla mia orazione;E non nasconderti dalla mia supplicazione.

2 Attendi a me, e rispondimi;Io mi lagno nella mia orazione, e romoreggio;

3 Per lo gridar del nemico, per l'oppressione dell'empio;Perciocchè essi mi traboccano addosso delle calamità,E mi nimicano con ira.

4 Il mio cuore è angosciato dentro di me;E spaventi mortali mi sono caduti addosso.

5 Paura e tremito mi è sopraggiunto;E terrore mi ha coperto.

6 Onde io ho detto: Oh! avessi io delle ale, come le colombe!Io me ne volerei, e mi riparerei in alcun luogo.

7 Ecco, io me ne fuggirei lontano;Io dimorerei nel deserto. (Sela.)

8 Io mi affretterei di scampareDal vento impetuoso e dal turbo.

9 Disperdili, Signore; dividi le lor lingue;Perciocchè io ho vedute violenze e risse nella città.

10 Essa n'è circondata d'intorno alle sue mura, giorno e notte;E in mezzo ad essa vi è iniquità ed ingiuria.

11 Dentro di essa non vi è altro che malizie;Frodi ed inganni non si muovono dalle sue piazze.

12 Perciocchè non è stato un mio nemico che mi ha fatto vituperio;Altrimenti, io l'avrei comportato;Non è stato uno che mi avesse in odio che si è levato contro a me;Altrimenti, io mi sarei nascosto da lui.

13 Anzi, sei stato tu, ch'eri, secondo la mia estimazione,Il mio conduttore, ed il mio famigliare.

14 Che comunicavamo dolcemente insieme i nostri segreti, E andavamo di compagnia nella Casa di Dio.

15 Metta loro la morte la mano addosso,Scendano sotterra tutti vivi;Perciocchè nel mezzo di loro, nelle lor dimore, non vi è altro che malvagità.

16 Quant'è a me, io griderò a Dio,E il Signore mi salverà.

17 La sera, la mattina, e in sul mezzodì, io orerò e romoreggerò;Ed egli udirà la mia voce.

18 Egli riscuoterà l'anima mia dall'assalto che mi è dato, E la metterà in pace;Perciocchè essi son contro a me in gran numero.

19 Iddio mi udirà, e li abbatterà;Egli, dico, che dimora in ogni eternità; (Sela.)Perciocchè giammai non si mutano,E non temono Iddio.

20 Hanno messa la mano addosso a quelli che vivevano in buona pace con loro;Hanno rotto il lor patto.

21 Le lor bocche son più dolci che burro;Ma ne'cuori loro vi è guerra;Le lor parole son più morbide che olio,Ma son tante coltellate.

22 Rimetti nel Signore il tuo peso, ed egli ti sosterrà;Egli non permetterà giammai che il giusto caggia.

23 Ma tu, o Dio, farai scender coloro nel pozzo della perdizione;Gli uomini di sangue e di frodeNon compieranno a mezzo i giorni loro;Ma io mi confiderò in te.